INDICE
- → Premessa
- → Un peso sbilanciato
- → La chiarezza prima di tutto
- → Le insidie più comuni
- → La clausola di risoluzione unilaterale
- → Il pericolo delle clausole silenzio-assenso
- → La clausola di modifica delle tariffe
- → La trappola dell'arbitrato
- → Quando le clausole vessatorie ti coinvolgono: prossimi passi
Nel vasto mondo dei contratti, spesso sommersi da termini tecnici e dettagli minuziosi, si nasconde un elemento subdolo: la clausola vessatoria. Si tratta di quei passaggi che, spesso in piccolo o formulati in modo poco chiaro, creano uno squilibrio tra le parti, mettendo il consumatore in una posizione svantaggiata. Ma cosa sono esattamente queste clausole e come possiamo proteggerci da esse? Questo articolo intende fare chiarezza, guidando il lettore nella comprensione e nella tutela dei propri diritti.
Nel contesto degli affitti, ad esempio, è possibile trovare clausole che impediscono al conduttore di recedere dal contratto prima di una certa data, o che impongono penali esagerate in caso di danni di lieve entità all’immobile, spesso in contrasto con l’Art. 33 del Codice del Consumo. Nel mondo delle assicurazioni, alcune clausole potrebbero escludere certi tipi di incidenti dalla copertura, lasciando il consumatore senza protezione in situazioni impreviste.
La trasparenza è essenziale. Purtroppo, molte aziende usano un linguaggio volutamente complesso per confondere i consumatori. Un tipico esempio può essere trovato nei contratti di finanziamento o nei mutui, dove termini come “tasso variabile” o “indice di riferimento” possono non essere chiaramente spiegati, lasciando il consumatore esposto a rischi finanziari imprevisti, una pratica che va contro l’Art. 34 del Codice del Consumo.
Nel settore dei viaggi, ad esempio, alcune compagnie aeree inseriscono clausole che rendono quasi impossibile ottenere un rimborso in caso di cancellazione. Oppure, nei contratti di acquisto online, possono esserci termini che rendono difficili i resi o che impongono al consumatore costi di spedizione eccessivi in caso di restituzione del prodotto. Queste pratiche possono andare contro gli Artt. 65-67 del Codice del Consumo.
La clausola di risoluzione unilaterale
Alcune clausole consentono al fornitore di risolvere il contratto in modo unilaterale, senza fornire motivazioni valide o preavviso adeguato. Questo può lasciare il consumatore in una situazione di svantaggio, soprattutto se ha già effettuato pagamenti o investito risorse. L’Art. 1373 del Codice Civile potrebbe fornire una tutela, stabilendo che la risoluzione debba essere basata su un giusto motivo.
Il pericolo delle clausole silenzio-assenso
Molte volte, in particolare nei contratti di servizi, le aziende inseriscono una clausola secondo la quale, se il consumatore non comunica la sua volontà di non rinnovare il servizio entro una certa data, il contratto viene automaticamente rinnovato. Questo può tradursi in costi inattesi per il consumatore che, magari, non desiderava più usufruire del servizio, una situazione regolamentata dall’Art. 36 del Codice del Consumo.
La clausola di modifica delle tariffe
Spesso nei contratti, specialmente quelli di servizi, è possibile trovare clausole che consentono al fornitore di modificare le tariffe in maniera unilaterale e senza previa notifica. Questo può sorprendere il consumatore con costi inattesi. Questa pratica può andare contro l’Art. 1341, comma 2, del Codice Civile, che esige una specifica approvazione per clausole di questo tipo.
Alcune aziende possono inserire nel contratto una clausola che obbliga il consumatore a risolvere eventuali controversie attraverso l’arbitrato, impedendo l’accesso alle corti di giustizia ordinaria. Mentre l’arbitrato può essere più rapido, potrebbe non offrire le stesse garanzie di imparzialità. Clausole simili devono essere valutate alla luce dell’Art. 806 e seguenti del Codice di Procedura Civile e dell’Art. 34 del Codice del Consumo.
Quando le clausole vessatorie ti coinvolgono: prossimi passi
Se ti ritrovi già intrappolato in una clausola vessatoria, non tutto è perduto. L’importante è agire tempestivamente. Un avvocato esperto potrà guidarti attraverso le opzioni disponibili e aiutarti a decidere il miglior corso d’azione. In un mondo dove i contratti di adesione sono una realtà quotidiana, è fondamentale che il consumatore non si trovi mai in una posizione ingiusta. Essere informati e preparati è la chiave. Per questo motivo il consiglio è di contattare un professionista dello Studio Legale CMV per le informazioni e il supporto di cui puoi avere bisogno.